Se si critica Israele, si è automaticamente bollati come antisemiti.
Così come se si critica uno straniero si è razzisti, se si critica un gay si è omofobi.
Non contano le motivazioni della critica, ma solo la critica stessa.
Questo del resto è il tipo di libertà che vige in questo momento, in quasi tutti i paesi che non hanno vergogna a definirsi ancora democratici.
Ma tornando ad Israele, vale a pena andare a vedere cosa dice lo studioso della Bibbia Mauro Biglino, perché forse si capiranno più cose lì, che da tanti anchorman che appaiono nelle Tv a gridare le loro verità.
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